CINEMA
Francesco
Titolo originale: Anno : Paese di produzione: Genere: Interpreti principali: Regia: |
Francesco 1989 Italia, Germania Biografico, drammatico Mickey Rourke (Francesco) Helena Bonham Carter (Chiara) Paolo Bonacelli (padre di Francesco) Fabio Bussotti (Leone) Liliana Cavani |
Il film racconta le tappe salienti della vita del santo attraverso la tecnica del flashback, con le parole di Chiara d'Assisi e altri confratelli della Porziuncola che, alcuni anni dopo la morte di Francesco, si riuniscono sotto una tenda per rievocarne la figura e le opere: dalla giovinezza dissipata come figlio del ricco mercante Pietro Bernardone, alla dura prigionia nella guerra contro Perugia, fino alla conversione e alla scelta di vivere in povertà, rinunciando all'eredità paterna. Ne risulta un ritratto realistico e a tratti crudo, che mostra Francesco soprattutto come uomo lacerato da tormenti interiori e alla ricerca di se stesso (particolarmente drammatica la scena della preghiera sulla Verna, il giorno in cui riceve le stimmate), molto lontano dalla narrazione edificante e di stampo agiografico di altri film precedenti, incluse le pellicole di Rossellini e Zeffirelli. La regista Liliana Cavani torna dopo circa vent'anni a narrare la storia del santo (il primo film dal titolo Francesco d'Assisi è del 1967) e questa volta il personaggio è molto diverso dal ribelle contestatore e rivoluzionario della precedente versione, girata peraltro nell'imminenza del Sessantotto e sulla spinta delle tensioni politiche e sociali di quegli anni. Funzionale a questo scopo è anche la scelta dell'interprete, quel Mickey Rourke che alla fine degli anni Ottanta era uno degli attori "belli e dannati" del cinema hollywoodiano e specializzato in ruoli molto distanti da quello affrontato in questo film, dunque la regista sottolinea anche in questo modo la "diversità" scandalosa e moderna del santo che assiste i poveri e si oppone alla corruzione della Chiesa, senza però metterne in discussione la posizione all'interno della società del Duecento. La chiave di lettura del film è proprio la scelta anticonformista della povertà in un mondo dominato dalla ricchezza e dal denaro, nel che alcuni critici hanno ravvisato un indiretto riferimento al consumismo di fine Novecento e un richiamo ai valori autentici dell'esistenza.
In questa sequenza vediamo Francesco (interpretato da M. Rourke) in preghiera sul monte della Verna, mentre è in preda a una forte estasi mistica e supplica il Signore di rispondere alle sue domande. Al termine dell'esperienza il religioso scopre di avere sulle mani, le caviglie e il costato i segni della "imitatio Christi" (le stimmate), per cui può dire al suo confratello (l'attore F. Bussotti) che Dio ha risposto alle sue preghiere ("Deus mihi dixit", ovvero "Dio mi ha parlato"). |
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