TELEVISIONE
Orlando furioso
Tratto dall'omonimo spettacolo teatrale diretto da L. Ronconi nel 1969 e rappresentato durante il Festival di Spoleto con una tecnica allora rivoluzionaria (che prevedeva il coinvolgimento del pubblico e il racconto contemporaneo di più filoni narrativi in contemporanea), lo sceneggiato della RAI dovette ripiegare su una narrazione più lineare e più aderente alla vicenda del poema, benché ovviamente si siano rese necessarie molte riduzioni della trama altrimenti vastissima. La messa in onda in cinque puntate, inizialmente prevista per il cinquecentesimo anniversario della nascita di L. Ariosto (1974), slittò all'anno successivo per problemi organizzativi. La produzione coinvolse alcuni dei principali attori di prosa della televisione italiana, tuttavia riscosse scarso successo di pubblico ed è stata riproposta raramente dalla RAI (la prima trasmissione fu in bianco e nero).
In questa sequenza dello sceneggiato viene mostrato il momento in cui Orlando (M. Foschi), appreso della relazione tra Angelica e Medoro, perde il senno e inizia a fare follie, spogliandosi dell'armatura e infierendo contro due poveri contadini. Rispetto al testo originale, tuttavia, viene omesso il passaggio a casa del pastore e le ottave originali sono recitate da Orlando in prima persona, come se fosse lui la voce narrante. L'atmosfera è decisamente cupa e surreale, molto lontana dall'ironia un po' beffarda che invece caratterizza la narrazione ariostesca. |
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